IL cane può mangiare vegano?

L’alimentazione vegana per il nostro cane spesso è vista come una soluzione inappropriata, partendo
dalla corretta osservazione che il cane è carnivoro. Questo punto di vista non tiene conto però di alcuni
aspetti fondamentali, primo fra tutti la convivenza millenaria con l’uomo.

Alcuni cenni storici
L’addomesticamento del cane da parte dell’uomo ha origini antichissime. I più antichi resti fossili di
cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana, e risalgono a 11.000-12.000 anni fa, ma si suppone che l’origine del rapporto fra le due specie si collochi molto più indietro nel tempo, fra 19.000 e 36.000 anni fa. Lo studio di un cranio di “canide simile a un cane” ma non direttamente collegato al cane moderno, rinvenuto nei monti Altai in Siberia, ha fatto ipotizzare che le diverse razze canine moderne non abbiano un unico progenitore comune, ma discendano da diversi distinti processi di addomesticamento dei lupi in diverse aree del mondo. Nonostante la loro discendenza dai lupi e la classificazione come carnivori, i cani sono descritti da varie teorie accademiche ed altri scritti come carnivori o onnivori. A differenza dei carnivori puri, come il gatto di famiglia con il suo corto intestino tenue, i cani sono in grado di adattarsi ad una dieta ad ampio raggio, e non dipendono da una dieta a base di proteine animali né da un livello molto elevato di proteine, al fine di adempiere alle loro esigenze alimentari. I cani possono digerire una varietà di alimenti, tra cui verdura e cereali, e possono consumare una grande percentuale di questi nella loro dieta. Rispetto ai loro antenati lupi, i cani hanno compiuto adattamenti genetici nella digestione dell’amido che contribuiscono ad una maggiore capacità di prosperare su una dieta ricca di amidi.

Riferimenti
PLoS Genet. 2014 Jan; 10 (1): e1004016. Pubblicato online 2014 Jan 16. Doi: 10.1371 /
journal.pgen.1004016.
Vedi; Espansione dell’amilasi e origini del cane

Ulteriore attenzione va posta sugli amminoacidi essenziali
Le proteine di origine animale sono complete e bilanciate cioè contengono tutti gli aminoacidi
essenziali e nella proporzione adeguata per essere assimilate dall’intestino (es. rapporto lisina/ meti0nima
di 5/1), mentre le proteine di origine vegetale possono essere complete, cioè contenere tutti gli A.A.
essenziali, ma non sono mai bilanciate, cioè il rapporto tra di loro non è adeguato per permetterne
l’assorbimento completo. Associando però due alimenti vegetali, cereali e legumi, si ottiene lo stesso
risultato di una proteina animale.
La differenza più significativa in termini di salute a vantaggio delle proteine di origine vegetale sta
nell’effetto metabolico. Le proteine vegetali conducono, nel loro processo catabolico, alla formazione di
acidi volatili o deboli (lattico, ossalico, piruvico) che vengono eliminati continuativamente attraverso i
polmoni sotto forma di acido carbonico. Le proteine animali invece conducono, nel loro processo
catabolico, alla formazione di residui acidi fissi o forti (urico, fosforico, solforico) che possono essere
eliminati solo attraverso il rene, con conseguente formazione di urine più o meno acide in rapporto alla
quantità di proteine animali assunte durante la giornata. Inoltre l‘eliminazione di urina non è continua
come l’aria attraverso i polmoni, per cui le scorie acide fisse si accumulano nel mesenchima (tessuto
interstiziale intercellulare) provocando uno stato di acidosi metabolica cronica che è la premessa
dell’infiammazione cronica e quindi di tutti i processi patologici come infezioni, malattie metaboliche,
tumori, diabete, formazione di calcoli …. ecc.

Premesso quanto sopra, non significa che dobbiamo eliminare le proteine di origine animale ma
l’attenzione va rivolta verso il corretto dosaggio, cosa non sempre semplice, vista la soggettività di ogni
singolo cane.
Il primo passo per individuare un corretto equilibrio è sicuramente tener conto di alcuni fattori
importanti come l’età, lo stile di vita, il temperamento, l’attività svolta la condizione di salute.

Questi sono alcuni parametri che possono aiutarci nella scelta, per fare un esempio semplice potermo
confrontare un cucciolo con un cane maturo, chiaramente un cucciolo dovrà nel primo anno di età
svilupparsi ed avrà una necessità proteica ben più alta di un cane maturo che avrà già formato la sua
muscolatura/struttura ed avrà necessità di proteine sufficienti per il suo mantenimento.

Quando utilizzare quindi una dieta vegana per il nostro cane?
Le condizioni possono essere molteplici.

  • La più importante a mio avviso è quando vogliamo dare respiro
    e sostenere gli organi emuntori nella depurazione ed il momento migliore è la primavera quando
    l’organismo, seguendo i ritmi stagionali si riadatta al cambiamento. In base a quanto letto sopra ed al tipo
    di acidi prodotti sarà semplice capire come l’effetto metabolico aiuterà reni, fegato, pancreas a rigenerarsi
    donando un effetto di prevenzione, un fisico meno appesantito e pronto ad affrontare la nuova stagione
    con forza e vigore.
  • Altra condizione è quando in particolar modo dobbiamo aiutare gli organi emuntori in condizione di
    difficoltà, in questi casi è sempre bene confrontarsi con il proprio veterinario o nutrizionista in modo da
    supportare una cura mirata. Ma vorrei portare l’attenzione ai prodotti che troviamo sugli scaffali dei negozi. In commercio si trovano alimenti specifici per esempio renali e se osserviamo l’etichetta potremo subito notare che sono formulati con contenuti proteici di origine animale decisamente bassi e questo ci fa comprendere come già abbassando le proteine animali questo possa aiutare, con il vegano andremo ad amplificare l’effetto.
  • Ci sono molti proprietari che arrivano sfiniti da prove su prove di cambiamenti di cibi diversi, il pollo no
    crea dermatiti, il manzo nemmeno, il cane si gratta, il tacchino non piace, il pesce crea forfora al mio cane
    etc. etc. potremo fare mille esempi. A forza di prove probabilmente troveremo una proteina che in qualche
    modo è meno peggio di un’altra. Spesso non si tiene in considerazione l’eliminazione della proteina animale
    o le quantità che formulano la ricetta che abbiamo scelto. Spesso una scelta che riduca il contenuto è la
    soluzione a volte va proprio eliminata la proteina animale per un periodo, in alcuni casi specifici per sempre.
  • In questo ultimo caso e quindi quando siamo costretti ad eliminare la carne per lunghi periodi è doveroso almeno accennare alla necessità di integrazione della vitamina B12 che viene fornita all’organismo da carne
    o pesce, va fatta quindi molta attenzione alla sua presenza.

Questa importante vitamina merita un articolo dedicato in questo articolo ho semplicemente
voluto ricordare che in lunghi periodi di utilizzo di un’alimentazione vegana è fondamentale integrarla.

E’ sulla base questi studi e riflessioni che nasce Prins Pro Care Veggie.
Un’alternativa pressata a freddo che possa rispondere alle esigenze su descritte.